Parapendio, downhill, arrampicata libera... Per le assicurazioni, gli sport a rischio non sono soltanto quelli estremi come il base jumping o l’immersione profonda. Anche le escursioni in montagna oggi sono considerate uno sport a rischio.
Basta poco: una storta su un terreno accidentato e l’escursionista sfortunato è costretto a chiamare un elicottero di soccorso per farsi riportare a valle. Un vero salasso, considerando che l’assicurazione copre solo una parte dei costi. Pochi infatti sanno che l’escursionismo di montagna, in determinate condizioni, rientra da quasi dieci anni tra i cosiddetti sport a rischio, come anche lo sci fuori pista. Che cosa significa questo per chi pratica sport? E quali conseguenze potrebbero verificarsi a livello di assicurazione? Qui trova una serie di risposte sul tema.
Quali attività sono considerate sport rischiosi?
Le assicurazioni fanno una distinzione fra tipi di sport che sono intrinsecamente pericolosi e in cui non è possibile ridurre il rischio a un livello ragionevole (atti temerari assoluti) e sport che possono diventare pericolosi in caso di comportamento negligente (atti temerari relativi). I due elenchi seguenti non sono esaustivi.
Tra gli atti temerari assoluti, ovvero gli sport che sono intrinsecamente pericolosi, rientrano:
- Gare di autocross, gare automobilistiche in montagna, su pista e stock car (allenamento compreso); gare di rally; prove automobilistiche su circuiti, fatta eccezione per i corsi di guida sicura
- Guida di go-kart: gare e allenamenti con veicoli che superano la velocità di 100 km/h
- Base jumping
- Incontri di full contact (ad es. incontri di pugilato)
- Frantumazione intenzionale di vetri
- Karate estremo (rompere mattoni, tegole o assi spesse con la mano, la testa o il piede)
- Gare di motocross, compreso l’allenamento su circuiti
- Gare con motoscafi, allenamento compreso
- Gare di motociclismo, compreso allenamento e prove su circuiti (fatta eccezione per i corsi di guida sicura)
- Gare di discesa in mountain bike, compreso l’allenamento sul circuito di gara (cosiddetto downhill biking)
- Salti con la bicicletta che includono figure acrobatiche (ad esempio rotazioni sul proprio asse o staccare le mani dal manubrio o i piedi dai pedali)
- Gare con quad, allenamento compreso
- Discese sullo skateboard a livello agonistico o a velocità elevata
- Gare di motoslitte (snowcross), allenamento compreso
- Gare di velocità sugli sci finalizzate a battere record
- Speedflying
- Immersioni a profondità superiori a 40 metri
- Hydrospeed / riverboogie (discese in un torrente sdraiati su un bob galleggiante)
Altre attività con rischio simile sono considerate anch’esse atti temerari assoluti.
Dall’altro lato, l’assicuratore distingue i cosiddetti atti temerari relativi, ovvero tipi di sport che possono diventare pericolosi se ci si comporta in maniera negligente. I rischi potrebbero quindi essere ridotti a un livello ragionevole. Tra essi rientrano:
- Alpinismo, arrampicata o sport sulla neve fuoripista, in caso di grave inosservanza delle regole usuali (equipaggiamento insufficiente, inesperienza o condizioni meteorologiche avverse, ecc.)
- Parapendio e deltaplano in caso di condizioni meteorologiche molto sfavorevoli
Sono altresì considerate atti temerari relativi tutte le altre attività per le quali i rischi, obiettivamente grandi, non possono essere limitati a un livello ragionevole.
Quale compagnia assicurativa paga in caso di infortunio e quanto?
In linea di massima, gli infortuni sportivi sono coperti dall’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni. Nella maggior parte dei casi, se si è impiegati presso lo stesso datore di lavoro per almeno otto ore alla settimana, gli infortuni non professionali sono compresi nell’assicurazione del datore di lavoro. Chi invece è un lavoratore indipendente o non esercita alcuna professione deve includere l’assicurazione contro gli infortuni nella polizza dell’assicurazione malattie.
In questo modo, se si sloga una caviglia giocando a pallone o cade dalla bici, le spese mediche saranno coperte dall’assicurazione contro gli infortuni. Se invece ha commesso un atto temerario assoluto (per esempio ha partecipato a una gara di downhill in mountain bike) o ha commesso un atto temerario relativo a causa di un comportamento negligente (per esempio è andato fuori pista con lo snowboard e si è rotto una gamba), dovrà fare i conti con una riduzione delle prestazioni assicurative fino al 50%. Se ha avuto un comportamento particolarmente negligente, la sua assicurazione potrebbe addirittura negarle del tutto le prestazioni. In altre parole, dovrà pagare tutte le spese di tasca sua. Se infine dovesse sopraggiungere un’invalidità a causa di un atto di negligenza, l’assicurazione potrebbe ridurre la sua rendita di invalidità.
Come evitare salassi?
Se non vuole rinunciare a praticare sport rischiosi, le conviene consultare la sua compagnia di assicurazione. Alcune assicurazioni danno la possibilità di estendere la copertura assicurativa a fronte di un supplemento di premio o di stipulare un’assicurazione complementare apposita.
ÖKK offre alle aziende un’assicurazione complementare contro gli infortuni facoltativa che protegge i dipendenti anche dalle conseguenze finanziarie di rischi speciali. Tuttavia, si tratta di un’assicurazione collettiva. Se non dispone di un’assicurazione contro i rischi speciali tramite il suo datore di lavoro, dovrà optare per una richiesta a un assicuratore privato.
Che cosa succede se arreco un danno a qualcun altro anziché a me stesso?
Se ha provocato un incidente sportivo che arreca un danno a terzi, dovrà intervenire la sua assicurazione di responsabilità civile.
Ecco come evitare infortuni sportivi
Le piace l’adrenalina e cerca nuove emozioni? Praticare sport rischiosi ed estremi non significa assolutamente essere stanchi di vivere. Affrontare i rischi in maniera consapevole per saperli gestire fa parte della vita, proprio come una buona preparazione e il giusto equipaggiamento protettivo.
Consigli per prevenire gli infortuni:
- Prepararsi con un buon allenamento
- Saper valutare in maniera realistica i propri limiti
- Dotarsi di un buon equipaggiamento e sottoporlo a controlli regolari
- Analizzare ambiente e condizioni in maniera accurata
- In caso di dubbi, rinunciare all’impresa