Cosa significa EFAS?
EFAS è l’acronimo di «finanziamento uniforme delle prestazio- ni ambulatoriali e stazionarie» e costituisce il più grande progetto di riforma nell’ambito della politica sanitaria dall’in- troduzione della Legge federale sull’assicurazione malattie (LAMal) del 1996. Il dibattito su questo argomento è iniziato oltre 20 anni fa, con il termine «monismo» (uniformità).
Oggi come vengono finanziate le prestazioni am- bulatoriali e stazionarie?
Le prestazioni ambulatoriali sono interamente a carico delle assicurazioni malattie, mentre le spese per le prestazioni stazionarie vengono ripartite tra i Cantoni (55%) e gli assicu- ratori malattie (45%).
Quali svantaggi cela l’attuale modello di finanziamento?
La mancata uniformità nel finanziamento delle prestazioni genera falsi incentivi. Grazie ai progressi della medicina, molti trattamenti che prima richiedevano una costosa degenza ospedaliera oggi possono essere svolti ambulatorialmente (ad es. ernia inguinale). Dal punto di vista macroeconomico questa tendenza «ambulatoriale prima di stazionario» sarebbe da privilegiare, tuttavia essa al momento non si basa su un principio equo: i costi dei trattamenti ambulatoriali ricadono infatti solo sulle assicurazioni malattie, mentre i Cantoni risparmiano. E a lungo termine, i premi aumentano.
Lo sapeva?
- Secondo le stime, l’EFAS (finanziamento uniforme delle prestazioni ambulatoriali e stazionarie) consentirebbe di risparmiare 300 milioni di franchi svizzeri all’anno.
- 2009 è l’anno in cui Ruth Humbel (il Centro) ha presentato al Consiglio nazionale la mozione «Finanziamento delle prestazi- oni della salute da parte di un unico soggetto».
- 24 è la percentuale delle spese per i trattamenti ambulatoriali e stazionari che con l’EFAS sarebbe assunta dai Cantoni.
- 76 è la percentuale delle spese per i trattamenti ambulatoriali e stazionari che con l’EFAS sarebbe assunta dalle assicurazioni malattie.
Qual è l’obiettivo dell’EFAS?
L’obiettivo dell’EFAS è che i Cantoni e le assicurazioni malattie paghino congiuntamente tutte le prestazioni sanitarie, cioè sia quelle ambulatoriali che quelle stazionarie. La ripartizione si aggirerebbe attorno al 24 percento a carico dei
Cantoni e al 76 percento a carico delle assicurazioni malattie. Il progetto sarà oggetto di votazioni a dicembre 2023, e nel caso in cui fosse respinto si tratterebbe di una fallimento anche politico, in quanto l’impellente riforma del sistema sanitario verrebbe ulteriormente posticipata – 15 anni dopo l’inoltro della mozione.
Quali vantaggi hanno le persone assicurate?
Con l’EFAS, i Cantoni, gli assicuratori e le persone assicurate sono ugualmente motivati a privilegiare i trattamenti ambulatoriali laddove appropriato dal punto di vista medico. Inoltre, il progetto promuove l’assistenza integrata, cioè l’accompagnamento delle e dei pazienti durante l’intero percorso terapeutico. Dato che questi modelli integrati sono più economici delle alternative standard, le persone assicurate che scelgono queste opzioni innovative possono beneficiare di maggiori sconti sui premi.
Quali sono le principali controversie?
A fine 2022 il Consiglio degli Stati ha modificato il progetto nell’interesse dei Cantoni, prevedendo che anche questi ultimi debbano poter controllare le fatture. Dal punto di vista delle assicurazioni malattie, questo processo costituirebbe però un costoso doppione. Inoltre, secondo il CS le cure di lungodegenza andrebbero anch’esse inserite nell’EFAS. Un adeguamento altresì respinto dagli assicuratori in quanto tali cure variano a seconda dei Cantoni e non vi sono dati chiari in materia.